lunedì 25 giugno 2012

LeBron James sul tetto del mondo

Con colpevole ritardo scrivo qualche riga sugli Heat campioni.


Di certo non parliamo della squadra migliore, visto che ha mostrato tanti difetti, primo tra tutti il reparto lunghi. Però qui parliamo della squadra che ha battutto i ragazzini fenomenali di OKC, dati per favoriti da tutti, nettamente.

Qui entrano in campo due fattori, non so quale dei due sia il più determinante. Gli errori di OKC e LeBron James. LBJ che dalla sconfitta con Dallas è cambiato, si è visto all'inizio della nuova stagione, e arrivando ai Playoffs è solo migliorato ancora un po', prendendosi sulle spalle gli Heat nei momenti difficili, quando Bosh era assente per infortunio, quando Wade alternava delle partite da fenomeno ad altre non da lui. Miami aveva comunque lui sul quale fare riferimento.

Wade dopo la stagione passata ha capito che fare il secondo di James era la cosa giusta per la squadra, e ha accettato la cosa. Wade ha comunque disputato una stagione altalenante (la sua situazione fuori dal parquet non è delle migliori), ma quando doveva fare il suo rispondeva sempre presente.

Bosh, in ordine l'ultimo dei Three Kings, ma forse per quanto dimostra meriterebbe qualche riconoscimento in più. Spoelstra che l'ha riscoperto da centro ha fatto un colpaccio dati alla mano.

Due parole sugli "Other guys". Battier, Miller, Chalmers, Hasleem, Cole, tutta gente che ha dato il suo contributo fondamentale a questa squadra per arrivare a vincere, a volte raccontandoci anche delle grandissime storie.

Onore agli Heat che han vinto, onore a LBJ per aver coronato il suo destino.

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